TITOLO DEL MESE MAGGIO-GIUGNO 2025: “Anche Socrate qualche dubbio ce l’aveva. Come lo scetticismo filosofico può salvarti la vita nell’epoca della performance di Ermanno Ferretti (Giugno 2024), pag. 240, Casa Editrice: Cairo. Prezzo: 17.50 euro.

Perché leggere questo libro? Se vuoi un libro che tratti la filosofia in modo appropriato, ma con leggerezza, che si lasci leggere senza dover rileggerlo per capirne il significato, allora questo è il libro per te. Ermanno Ferretti, professore di liceo, famoso youtuber per i suoi podcast e video di storia e filosofia, ci presenta in questo libro gli insegnamenti dei filosofi del passato per affrontare alcuni dei problemi contingenti della nostra vita quotidiana, come la smania di successo, la paura di fallire, il narcisismo, il dogmatismo, il nichilismo. Ermanno Ferretti ci mostra il suo approccio filosofico alla vita, un neo-scetticismo, che si affida alla metodologia socratica e popperiana, che ci permetterebbe di vivere la vita con serenità, positività e leggerezza.

Da dove nascono le difficoltà che molti provano nel vivere quotidiano, tutte le ansie, le sensazioni di disagio che giovani e meno giovani sperimentano nel loro profondo? Le cause sono molteplici, ma la causa primaria, secondo l’autore, risiede nel fatto che viviamo in un tempo in cui le richieste di performance sono sempre più pressanti. Ci viene continuamente chiesto di rendere di più, di migliorare, di essere più bravi, più efficienti. Questo genera ansia, angoscia per paura di non essere in grado di raggiungere l’obiettivo, e sfiducia in noi stessi e nella vita nel caso di un fallimento. Sembra che non sia concesso a nessuno l’errore, meno che meno il fallimento. La qualità della nostra vita è in pericolo e depressione e nichilismo sono spesso le conseguenze. Possiamo in qualche modo ribellarci a questa richiesta? Secondo l’autore assolutamente sì, e la sua risposta è un diverso approccio alla vita, agli obiettivi che ci poniamo. L’approccio secondo l’autore dovrebbe rifarsi allo scetticismo, ovvero ad una forma di scetticismo non radicale che lui definisce neo-scetticismo o scetticismo metodologico. I punti cardine della filosofia scettica è che non esistano verità assolute nella nostra realtà, ma che esistano solo verità relative, che possono essere smentite da nuove verità. Se non esiste la via giusta, la via che porta alla verità, allora ognuno di noi, ha il diritto di cadere e di imparare dalle proprie cadute, ha il diritto di fallire per poi ripartire. É noto dalle scienze comportamentali, che ognuno di noi impara molto di più dai propri errori, che dai propri successi. Quindi l’errore va considerato come condizione essenziale del nostro miglioramento. È chiaro che se non esiste una verità assoluta, anche il nostro obiettivo finale perde di significato. Nella società della performance l’obiettivo rappresenta l’unico scopo della vita, e ogni caduta diventa un dramma; ma se l’obiettivo è un qualcosa di non completamente definito, è il tuo cammino che diventa il senso della tua vita e se ti godi il tuo cammino passo per passo, sia i successi che le cadute, ripartendo sempre con la voglia di imparare a procedere meglio, magari l’obiettivo finisci per raggiungerlo lo stesso, ma senza tutte quelle ansie che ti accompagnavano fino a poco prima. La perfezione è nemica della vita, perché la vita è essenzialmente una serie di errori che commettiamo uno dietro l’altro e dai quali, però, possiamo imparare davvero a vivere. A patto che li accettiamo e li riteniamo salutari. Questo è il messaggio dell’autore e per dimostrarlo ricorda e cita filosofi del passato, sia gli errori che costellano le loro vite, che il loro approccio all’esserci nella vita. sia il metodo del suo maestro Socrate. Il titolo del libro cita Socrate, perché lo scetticismo socratico (tutto quello che so è di non sapere, la verità è dentro di noi, ma è irraggiungibile) ci conduce ad un percorso continuo, quotidiano, caratterizzato da approfondimenti, cadute e ripartenze alla ricerca delle verità nascoste, situate nella parte più profonda di noi stessi. Nel libro vengono citati molti altri filosofi, ma Popper con il suo metodo di falsificazionismo della scienza e della conoscenza in genere è quello che più ci viene in aiuto contro il dilagare di fake news, complottismi, e dogmatismi. Il dogmatismo è secondo Ferretti, è il vero nemico da combattere. Perché il dogmatismo ci porta a credere di aver raggiunto la verità ultima delle cose e chi non è con noi è contro di noi. Il dogmatismo cerca prove che confermino le proprie verità. Invece secondo Popper, chi cerca la verità, cerca le prove che possono smentire la propria verità. È così che Popper intendeva la scienza. La scienza è scienza solo per il fatto di essere falsificabile, la scienza cerca l’errore non la verità. Solo cercando ciò che è falso in quello a cui crediamo, ci avviciniamo alla verità. Tutto ciò in accordo con Albert Einstein quando affermava «Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione; un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato.» Ma nel libro c’è spazio anche per altri personaggi, non filosofi, come narratori, registi o addirittura personaggi di fantasia: vengono così citati Samuel Beckett, Woody Allen, Spider-Man, Sherlock Holmes e addirittura il Tenente Colombo. In particolare, in riferimento a Woody Allen trova spazio, il metodo dell’autoironia, che secondo l’autore non solo ci salverebbe dal dogmatismo e dal narcisismo, ma anche ci permetterebbe di dare il giusto peso ai nostri errori. Perché se da un lato ammettere i propri errori e scherzarci su è liberatorio, dall’altro quando tu sei il principale critico di te stesso, chiunque altro ti critichi può solo farti il solletico. Nessun altro può davvero prenderti in giro. L’autore infine dedica un capitolo agli strumenti dello scettico, soffermandosi sull’importanza del silenzio; in particolare, in riferimento allo scetticismo di Pirrone ricorda che nelle scuole di scetticismo venivano insegnati “l’epochè”, ovvero la sospensione del giudizio e “l’afasia”, ovvero lo stare in silenzio. In un mondo iperstimolato da parole, like, commenti, immagini, video e molto altro, una rivalutazione dell’epochè e del silenzio fa sicuramente riflettere. In definitiva, il libro di Ermanno Ferretti lascia dopo la sua lettura un messaggio positivo che ti avvicina alla vita, invitandoti ad accettare i tuoi limiti, i tuoi errori, constatando che la perfezione non è di questo mondo, aiutandoti ad entrare con un approccio scettico in empatia con te e con gli altri.